
Vi avevamo lasciato con il fiato sospeso dicendovi che l'Eurovision del 2014 tenutosi nella bellissima capitale danese, Copenaghen, sarebbe stato destinato ad essere ricordato nel tempo. Ebbene oggi vi sveliamo finalmente il perchè. A vincere quell'edizione del concorso canoro fu la drag queen austriaca Conchita Wurst, un personaggio davvero tanto controverso che ha suscitato non poco scalpore nei paesi dell'est come la Russia, poco avvezzi ai diritti lgbt, come noto, tanto da volerne addirittura boicottare la presenza e non mandare in onda l'esibizione per lo scalpore che avrebbe provocato la visione della drag in prima serata. Anche perchè Conchita Wurst non è una drag comune ma bensì una drag con la barba ed orgogliosa di esserlo a tal punto da sfoggiarla con non poca disinvolura rendendola un unicum del suo genere. Con la sua bellissima canzone “Rise like a phoenix” è lei ad ottenere l'ambito premio stregando letteralmente il pubblico di tutt'Eupopa anche se le controversie legate alla sua vittoria sono durate e non poco anche se ingiustamente. Ma forte del suo talento e della sua determinazione Conchita diviene un icona dei diritti lgbt e cantante richiestissima nei vari programmi musicali e tv di tutto il continente, sarà anche ospite a Sanremo 2015. D'altra parte Tom Neuwhirt, questo il vero nome di Conchita, di gavetta ne ha fatta partendo dal talent Star Mania al quale ha partecipato ed è soprattutto da evidenziare la sua partecipazione alle selezioni austriache per l'Eurovision 2012, non vincendo. Conchita Wurst è ormai un personaggio di assoluto spicco nella cultura di massa odierna diventando ora come ora il simbolo della gara canora stessa. Aspettando che ci sia un nuovo vincitore o vincitrice che abbia almeno un pizzico del carisma che contraddistingue la drag austriaca non vi resta che aspettare il nostro prossimo articolo sull' edizione tenutasi a Vienna l'anno successivo. Evidenziamo infine la presenza di Emma Marrone nell'edizione che ha visto trionfare Conchita, con un risultato un po' deludente. “La mia città” difatti non conseguì un ottimo piazzamento.
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