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Marco Mengoni riempie il PalaAlpitour

concerto marco mengoni

Ieri sera, 23 novembre 2016, il PalaAlpitour di Torino si è riempito per il grande concerto di Marco Mengoni. Ogni volta che il palazzetto più grande d'Italia si riempie senza lasciare un piccolo posto vuoto si vede negli occhi dei cantanti quasi una sorta di ammirazione oltre alla voglia di riuscire a calcare al meglio quel palco e negli occhi di Marco Mengoni si vedeva proprio questo.

Durante il concerto Marco ha ringraziato il suo pubblico che dall'inizio della sua carriera lo continua a sostenere e soprattutto quelle persone che si sono appostate davanti al palazzetto con le tende dalla sera prima nonostante il freddo e la pioggia.

Lo show è iniziato con un gioco di luci davvero stupendo, a rompere il ghiaccio è stata “Ti ho voluto bene veramente” dove il cantante era circondato del fumo quasi come se stesse volando su delle nuvole.

Successivamente l'intero concerto è stato un mix tra i successi dei suoi ultimi tre album, Parole in circolo, Le cose che non ho e Marco Mengoni Live che uscirà domani 25 novembre, e durante le sue esibizioni ci sono stati degli effetti speciali davvero stupendi e in più il cantate è stato sollevato dal palco ripetutamente, in un primo momento quando ha cantato “Esseri umani” era seduto su una poltrona che dolcemente si è sollevata ma questo era ancora nulla rispetto a quello che è successo poco dopo. All'inizio della canzone “Ad occhi chiusi” Marco Mengoni con un'imbragatura è stato portato in volo sul suo pubblico per arrivare su un piccolo palco rotondo al centro del parterre, dopo varie esibizioni passando tra il pubblico è tornato sul palco.

Oltre ai suoi brani il concerto è stato ricco di cover come “Freedom”, dove le protagoniste questa volta sono state le sue coriste poste al centro del palco, “Master Blaster” e “Could you be love” cioè la canzone che ha chiuso il concerto.

Tutto questo è stato possibile anche grazie a due coriste strepitose con la musica black nel sangue e ad una band ricca di strumenti tra cui la presenza inusuale di tre strumenti a fiato.

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