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Ed Sheeran, "Just a boy with a one-man show".


Tende, sacchi a pelo e materassini hanno popolato l'esterno del PalaAlpitour di Torino per tre giorni di fila, la scorsa settimana, a causa delle due date italiane del Divide Tour di Ed Sheeran.


Il giovane cantautore britannico ha infatti scelto di partire, con il suo nuovo tour, proprio dall'Italia, dove ha anche acquistato recentemente casa. I biglietti per il 17, prima data annunciata circa un mese fa, sono andati a ruba portando subito gli organizzatori ad aggiungerne una seconda, per il 16, terminati in poco tempo allo stesso modo.
Ma qual è il motivo che ha spinto così tante persone ad affrontare ore e giornate di viaggio per poter partecipare all'evento?
Ed è appena tornato, con un Album a di poco stupendo ed un tour già sold out in molte date, dopo esattamente un anno di pausa. Lo ha trascorso con la sua famiglia, con gli amici e con la sua fidanzata ma soprattutto, come ha detto più volte, lo ha trascorso a vivere. Vivere per se stesso e non per il proprio lavoro, come invece aveva fatto per i cinque anni precedenti fra continui album e tour di promozione. Proprio questo lo ha portato a mettere sempre più esperienze reali e personali nelle sue nuove canzoni.
Ci son quelle che a tutti hanno strappato un sorriso durante il concerto come "Nancy Mulligan" durante la seconda data (era il Saint Patrick's Day, era un "obbligo" eseguirla), o quelle che hanno visto una lacrima scendere su molti volti compreso quello dell'artista: i minuti in cui ha cantato "Supermarket Flowers" sono stati sicuramente intensi, per tutti. Cosa dire poi dell'abilità con cui, da solo e con una chitarra, riesce a portare avanti uno show di due ore piene? Non è da tutti e molti artisti di oggi danno per scontata la musica, la partecipazione di una band o di un coro cosa su cui lui non può affatto contare. E' la sua voce che risuona nel palazzetto e dimostra che non c'è nulla che non possa riuscire a fare con "un palco, una chitarra ed una canzone".

E' proprio con "What do I know?" che chiude il concerto, quasi come se fosse un inno al cambiamento nel mondo dettato dall'amore, in qualsiasi modo lo si intenda: "Sing, love could change the world in a moment
But what do I know?".

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