X Factor, le audizioni : il racconto della terza puntata con i giudici Sfera Ebbasta, Malika Ayane, Samuel e Mara Maionchi.
Si conclude la fase delle Audizioni di X Factor 13 con una terza puntata piena di sorprese dove sono state assegnate le quattro categorie ai giudici di questa edizione.
Ora andremo alla scoperta degli ultimi protagonisti sul palco che si sono aggiudicati un posto per i Bootcamp.
Si parte con i Keemosabe, la loro energia li porta a prendersi quattro sì. Il secondo artista sul palco è stato il pazzo Damiano Minisci, che ha cercato di sorpredere i giudici con il suo death drop, ma purtroppo la sua intenzione non è andata a buon fine. Dopo il clamoroso arrivo dell’ospite d’onore, Achille Lauro, che ha cantato la sua sanremese Rolls Royce, il turno spetta al pianista Gabriele Troisi che è salito sul palco per eseguire un’altro brano del Festival, Rose viola di Ghemon. Un’esibizione tanto spettacolare da accedere al Bootcamp.
In seguito, Lorenzo Rinaldi, ha cantato Never Had di Oscar Isaac. Anche per lui sono arrivati i quattro sì.
I Sierra hanno invece presentato Stolen Dance di Milky Chance, con un testo rielaborato e un nuovo titolo: Enfasi. La loro trap ha scatenato il pubblico, ma si è presa un ‘no’ da Sfera che ha voluto spronarli a dare di più.
Successivamente a guadagnarsi i Bootcamp sono stati : Beatrice Gilberti, che ha emozionato i quattro giudici, Daniel Acerboni che aveva già cantato come corista alla finale di X Factor 11 per Ed Sheeran. Lui non si arrende e ci riprova come solista, e dà segno con la sua versione di When the Party’s Over di Billie Eilish.
Infine Grande voce per Michele Setta, che ha raggiunto il Bootcamp con We Were Raised Under Grey Skies di JP Cooper.
Inoltre Ecco la souspance che arriva alle stelle prima del verdetto di Alessandro Cattelan: a Mara Maionchi sono toccati gli Over, a Samuel i Gruppi, a Malika gli Under uomini e a Sfera le Under donne.
Ora andremo alla scoperta degli ultimi protagonisti sul palco che si sono aggiudicati un posto per i Bootcamp.
Si parte con i Keemosabe, la loro energia li porta a prendersi quattro sì. Il secondo artista sul palco è stato il pazzo Damiano Minisci, che ha cercato di sorpredere i giudici con il suo death drop, ma purtroppo la sua intenzione non è andata a buon fine. Dopo il clamoroso arrivo dell’ospite d’onore, Achille Lauro, che ha cantato la sua sanremese Rolls Royce, il turno spetta al pianista Gabriele Troisi che è salito sul palco per eseguire un’altro brano del Festival, Rose viola di Ghemon. Un’esibizione tanto spettacolare da accedere al Bootcamp.
In seguito, Lorenzo Rinaldi, ha cantato Never Had di Oscar Isaac. Anche per lui sono arrivati i quattro sì.
I Sierra hanno invece presentato Stolen Dance di Milky Chance, con un testo rielaborato e un nuovo titolo: Enfasi. La loro trap ha scatenato il pubblico, ma si è presa un ‘no’ da Sfera che ha voluto spronarli a dare di più.
Successivamente a guadagnarsi i Bootcamp sono stati : Beatrice Gilberti, che ha emozionato i quattro giudici, Daniel Acerboni che aveva già cantato come corista alla finale di X Factor 11 per Ed Sheeran. Lui non si arrende e ci riprova come solista, e dà segno con la sua versione di When the Party’s Over di Billie Eilish.
Infine Grande voce per Michele Setta, che ha raggiunto il Bootcamp con We Were Raised Under Grey Skies di JP Cooper.
Inoltre Ecco la souspance che arriva alle stelle prima del verdetto di Alessandro Cattelan: a Mara Maionchi sono toccati gli Over, a Samuel i Gruppi, a Malika gli Under uomini e a Sfera le Under donne.
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